Ayse Birsel presenta un processo di progettazione che si chiama Deconstruction:Reconstruction (destrutturazione / ricostruzione) suddiviso in 4 step di design thinking, passaggi che potrebbero rivelarsi efficaci per trovare ispirazione giorno per giorno a prescindere a quale lavoro ci si dedichi abitualmente.
Alla base di tutto ci sono i processi, ai quali si deve dare fiducia affinché la creatività possa essere allenata, perché non è vero che per essere veramente creativi non occorrano esercizio, pratica e dedizione.
e si rivela una strategia vincente se si pensa a quanti riconoscimenti e ingaggi abbia già conquistato la designer (ad esempio i mobili per ufficio per Herman Miller, o gli utensili da cucina per Target).
Deconstruction:Reconstruction funziona con un sistema organizzato a 4 step di design thinking che aiuta a pensare in modo differente, con maggiore ottimismo e creatività, persino sul lavoro.
STEP 1: DESTRUTTURAZIONE. Mettere da parte l’intero.
Nel design thinking la destrutturazione non è un’idea nuova. Anche René Descartes – il filosofo matematico e scienziato francese – ne aveva parlato già nel 16 ° secolo: “Dividere ogni difficoltà in tante parti è indispensabile per risolvere qualsiasi problema”. Questo passaggio richiede lo stesso approccio.
Iniziate a stilare una mappatura di quegli aspetti che bloccano il vostro lavoro, ad esempio: collaboratori, tempo, luoghi, obiettivi, sforzi, guadagni. Poi andate avanti a destrutturare ogni singolo blocco che avete segnato in parti più piccole fino a quando non avrete finito tutte le annotazioni che sentite il bisogno di mettere nero su bianco.
Date un’occhiata: avete scritto “amore?” assicuratevi che ci sia scritto amore da qualche parte. E “denaro”? l’80% delle persone che hanno destrutturato il proprio lavoro si sono dimenticati dei soldi!
Ecco una lista delle impressioni più frequenti:
• Voi stessi siete il vostro ostacolo più grande e avete bisogno di liberarvene a modo vostro.
• Il lavoro diventa una corsa forsennata (per avere l’auto più potente, la casa più grande e più soldi). Rimettetevi in connessione con i vostri intenti più veri (ad esempio, aiutare gli altri a rendere un sogno realtà, dare qualcosa senza aspettarsi niente indietro, fare qualcosa che si ama).
• Ogni singolo pezzo che avete destrutturato conta, ora é il momento di riflettere su quello che già avete e a come valorizzarlo.
Osservare qualcosa che è stato frammentato consente di poter decidere che cosa tenere e di che cosa sbarazzarsi, ove possibile, cosa cambiare e cosa eliminare, come collegare gli aspetti più disparati e come individuare nuove connessioni possibili.
Step 2: PUNTO DI VISTA. Guardare le stesse cose in modo differente.
L’obiettivo del design thinking è quello di guardare alle solite cose da una prospettiva differente: è in questa fase che il cuore della creatività e l’ispirazione pulsano. Pensate alle persone che ammirate sul lavoro, annotate i loro nomi e definite e le loro qualità nel dettaglio. Per alcuni gli eroi sono gli insegnanti o i maestri di vita, persone e fonti di ispirazione che riconnettono ai propri propositi ispirando l’intraprendere di progetti significativi.
Cosa sanno infondere in voi i vostri eroi? Quali valori? Vi sanno ispirare nel momento in cui dovete agire in modo migliore sul lavoro?
Step 3: RICOSTRUZIONE. Rimettere insieme.
Ricostruire ci insegna a fare di più con meno. Non è possibile avere tutto, ma si può puntare a compiere scelte che portino alla creazione di qualcosa di unico. La ricostruzione del proprio lavoro consiste nel compiere scelte riguardo a quello che desiderate nel vostro lavoro, sapendo che non sarà possibile avere proprio tutto (ad esempio, non si avrà mai abbastanza tempo, energia o risorse).
Scegliete 3 cose che desiderate nel vostro lavoro, il lavoro che amate. La numero 3 vi ricorderà che non è possibile avere tutto e proprio per questo difficilmente l’avreste messa al primo posto. Ricordate che ogni scelta che compiete getta le fondamenta del vostro lavoro.
Alcuni tra i partecipanti ad un workshop hanno segnato:
• Agire da un luogo autentico
• Evolvere costantemente
• Perseverare
• Avere una determinazione indomita
• Camminare secondo il proprio ritmo
• Agire con integrità
• Salvare delle vite
• Far sentire la propria voce
• Cercare di essere un docente completo
• Ridefinire la modalità con cui qualcosa viene fatto
• Puntare alla longevità
• Essere coscienzioso
• Essere generoso
• Essere umile
• Essere curioso
• Inseguire i sogni senza paura
• Essere coraggioso
• Essere audace
• Distinguiersi
• Dare il meglio di sé in amore
Step 4: ESPRESSIONE. Dalle forma.
Adesso che avete a disposizione gli ingredienti principali per il vostro lavoro, dategli forma! Qualsiasi forma espressiva va bene, potrete disegnare, potrete realizzare un progetto oppure potrete semplicemente descrivere quello cui aspirate.
Nei workshop sono state evidenziate questi slanci:
• IO PUNTO IN ALTO! Attraverso la condivisione delle cose in cui credo; sapendo come posso contribuire; agendo con integrità.
• IO SONO FORTE! Mi espongo anche se ho paura; curo il mio corpo affinché sia sano; cerco di essere onesto.
• IO SONO GENTILE! Accolgo con favore la gente; credo nel bene nelle persone; sono gentile con me stesso.
Adesso tocca a voi con il design thinking.
Disegnatevi esattamente come vorreste essere, pensate a qualcuno, ad un albero, ad una montagna, ad una roccia e identificate attraverso questa metafora le vostre qualità.
Poi fate questo esercizio quotidiano: cercate in capire come rendere sempre più vostre le tre qualità che avete menzionato, iniziate a farlo già prima di andare a lavoro e abbiate l’intenzione – oltre che la volontà – di dar vita a queste qualità.
Progettate il lavoro dei vostri sogni nel 2017. Rendetelo un prototipo, fate una lista di amici e di collaboratori da coinvolgere. Fate dei test per almeno un anno. Tra un anno, prendete nuovamente in mano i vostri appunti di oggi e guardate ai vostri traguardi, e poi continuate a riprogettare il lavoro che amate.
ARTICOLO APPARSO ORIGINARIAMENTE SU: https://www.digitalic.it/wp/web-social/4-step-design-thinking-process-danno-slancio-lavoro/103749